Per quanto riguarda il colore
CELESTE nell'ambito scientifico possiamo spaziare su tutto ciò che riguardata l'astronomia, l'universo ed i vari corpi celesti.
La maggior parte dei punti luminosi che vediamo nel cielo notturno sono stelle, corpi
gassosi ad altissima temperatura che emettono energia sotto forma di radiazioni elettromagnetiche,
in conseguenza delle reazioni nucleari che avvengono al loro interno.
Gran parte della materia di una stella è formata da idrogeno ed elio; gli altri elementi
chimici, tutti insieme, sfi orano il 2%.
Per conoscere la composizione chimica delle stelle si utilizza lo spettroscopio. Esso
a na lizza la luce emessa dalle stelle, separando le varie radiazioni che la costituiscono in
base alla lunghezza d’onda. Si ottiene così lo spettro stellare.
Le stelle appaiono di diverso colore e di diversa luminosità: alcune sono molto brillanti
e si vedono anche dai centri abitati; altre si distinguono a malapena anche al buio completo.
Tali differenze sono dovute a diversi fattori, tra cui: le dimensioni delle stelle, la
loro massa, la loro composizione chimica, la loro temperatura.
La luminosità di un corpo celeste è descritta da una grandezza detta magnitudine.
La magnitudine apparente descrive la luminosità di una stella come appare e non per
l’effettiva luminosità. Le stelle, infatti, possono apparire più o meno luminose anche
perché si trovano più o meno vicino a noi.
Per confrontare la luminosità di stelle che sono a distanze differenti da noi, è necessario
misurarne la magnitudine asso lu ta, cioè la quantità di energia luminosa effettivamente
emessa.
Il colore di una stella dipende dalla temperatura superfi ciale.
Le stelle blu sono più calde di quelle bianche; la temperatura superfi ciale delle prime
arriva a 30000 °C, quella delle seconde a 10000 °C. Le stelle bianche sono più calde,
in superfi cie, di quelle gialle, che a loro volta sono più calde delle arancioni. Le stelle
rosse, con la loro temperatura superfi ciale di 3000 °C, sono le stelle più fredde.